Ogni Romano quindi per definirsi tale deve conformarsi a esse poiché senza Virtù non può essere d’aiuto né a lui né al resto della comunità, senza Virtù non può contribuire alla grandezza della Patria, al benessere della sua famiglia e a una ferma e costante devozione agli Dei immortali. Solo i barbari, come le bestie, sono preda degli istinti e sottomessi al piacere, incapaci di elevarsi da uno stato primitivo (per “elevarsi” non basta costruire grattacieli… ci sono più barbari nelle città di oggi che nelle steppe di ieri) e di prendere piena consapevolezza di sé, senza disciplina e dominio sono schiavi sottomessi ad eventi che non riescono a controllare . Virtù sinonimo di Civiltà, Civiltà sinonimo di Romanità.
Qualcuno usa dividere le virtù pubbliche da quelle private, ma essendo la vita privata lo specchio di quella pubblica io non uso distinzioni e qui elenco tutte le Virtù che ogni Romano deve seguire sia nell’intimità delle mura domestiche che nelle vaste piazze.
RELIGIO il timore reverenziale per la sacralità delle cose
PIETAS la giustizia e il rispetto da osservare agli Dei e a ciò che incarnano
FIDES la reciprocità dell'impegno e della parola data, essenza della preghiera
SENSUS CIVICUS il senso civico e il rispetto della collettività prima di ogni cosa
SENSUS DEBEO il dovere verso i propri propositi da condurre con fermezza e serietà
HUMANITAS la grazia, l'educazione e il rispetto del prossimo
IUSTITIA la giustizia al di sopra di ogni cosa, anche dei sentimenti privati
MAGNANIMITAS la generosità con la quale decidiamo di dividere i nostri beni
VIS il coraggio con cui sconfiggiamo le nostre paure
TEMPERANTIA la moderazione dello spirito e delle passioni
PRUDENTIA prudenza, saggezza nella decisioni e discrezione
FIRMITAS la fermezza del carattere e dei propositi
DEDITIO l'impegno con cui ci dedichiamo anima e corpo ai nostri obiettivi
COSTANTIA stabilità di spirito e di carattere
CONCORDIA la pace e l'armonia, sia interiore che negli ordini politici
CLEMENTIA la magnanimità con cui si risparmia il proprio avversario
ABNEGATIO la forza e la determinazione con cui ci sacrifichiamo per uno scopo
SACRIFICIUM il dono più grande che possiamo fare: noi stessi
DIGNITAS il senso del proprio valore, orgoglio personale
HONOR l'onore di ogni buon cittadino-soldato e la sua moralità
HONESTAS la sola che garantisce la saldezza della comunità tramite la rispettabilità dei suoi membri
SEVERITAS la severità nel carattere e nella fermezza da adottare prima di tutto su noi stessi
GRAVITAS la serietà con cui si affrontano i temi attribuendogli la giusta importanza
IOVIALITAS l'allegria, l'ilarità e la serenità con cui si affronta la vita
FRUGALITAS il preferire una vita modesta e semplice, una vita virtuosa
UMILTAS la modestia e la moderazione personali
LABORIOSITAS l'impegno e il lavoro duro nella propria attività
LIBERTAS fondamento dello spirito romano, libertà da tutto ciò che soggioga e corrompe
INTELLIGENTIA da intelligere, conoscere e apprendere
RASSEGNATIO la capacità di comprendere e accettare gli eventi
SOPPORTATIO lo spirito di adattamento per ogni situazione
DISCIPLINA fermezza nel corpo e nella mente, dominio di sé stessi
FORTITUDO il coraggio, la fermezza e la costanza che rinnova la nostra forza e ci solleva dalle difficoltà e dalle sconfitte
SALUBRITAS salute e pulizia, rispetto del proprio corpo
AUTORICTAS l'autorità spirituale e la giustizia di un Capo come di un Padre.
MAIESTAS POPULI ROMANI la grandezza e il benessere della Cosa Pubblica prima di tutto
Le Virtù nascono dalla Ragione e dalla consapevolezza, il più grande dono che gli Dei ci hanno fatto, ciò che ci distingue dalle bestie a dagli esseri selvaggi. Seguirle tutte (o almeno provarci, poiché chi conosce le Virtù e sa distinguere ciò che è bene da ciò che è male sta cento passi avanti di chi ne è totalmente ignaro) è il primo passo verso una vita pia e civile, una vita Romana.
LE QUATTRO VIRTU' "CARDINALI" DI SENECA
Nelle sue lettere a Lucullo Seneca cita in modo particolare quattro Virtù che, da Stoico e da Romano, riteneva dovessero stare su un podio ideale di moralità, fermezza e spirito civico:
Il Coraggio, che è il disprezzo di quello che fa paura, perché irride sfida e annienta ciò che ci incute timore e soggioga la nostra libertà.
La Lealtà, il bene più sacro dell'animo umano; non esistono circostanze che possano indurla all'inganno, neanche le più critiche, e non si lascia corrompere da nessuna promessa di ricompensa, bensì grida: "brucia, colpisci, uccidi: non tradirò; anzi, quanto più si cercherà di estorcermi i segreti con la tortura, tanto più manterrò il silenzio".
La Temperanza, che esercita il controllo sulle passioni: alcune le odia e le scaccia via, altre, invece, le regola e le riduce a una giusta misura, e non vi si avvicina mai per loro stesse; sa infatti, che la misura migliore cui deve attenersi chi smania per avere qualcosa è prendere quando si deve, non quanto si vuole.
L'Umanità, ci impedisce di essere sgradevoli e insolenti con il prossimo. Ci rende affabili e disponibili con gli altri, con le parole, con i gesti e con i sentimenti, e ci porta a sentire nostri i mali degli altri e ad amare i nostri bene, soprattutto se potranno essere un bene per qualcun'altro.
Ma non minori della Sincerità, la Modestia, la Moderazione, la Frugalità, la Parsimonia o la Clemenza, che ha riguardo del sangue altrui come del proprio, e sa che l'uomo non deve approfittare degli altri.